Il Garante della Protezione dei dati personali ritiene ammissibile l'installazione sugli smartphone aziendali di applicazioni che svolgono la geo-localizzazione dei dipendenti, ma con alcune condizioni. La delibera, emessa il 9 ottobre 2014, è stata emessa dopo la richiesta di chiarimenti da parte di una compagnia di telecomunicazioni. Il Garante spiega che l'azienda può installare l'applicazione anche senza il consenso del dipendente, purchè applichi le procedure previste dallo Statuto dei Lavoratori (all'articolo 4); ossia quelle che regolano l'utilizzo degli apparati che implicano il controllo a distanza dei lavoratori. Il Garante illustra alcune prescrizioni che tutelano la privacy del dipendente, tenendo conto che lo smartphone aziendale spesso è in dotazione del dipendente anche nel tempo libero dal lavoro. Quindi l'azienda deve adottare specifiche misure idonee a garantire che le informazioni presenti sul dispositivo mobile visibili o utilizzabili dall'applicazione installata siano riferibili esclusivamente a dati di geo-localizzazione nonché ad impedire l'eventuale trattamento di dati (es. dati relativi al traffico telefonico, agli sms, alla posta elettronica o altro). Inoltre, il datore di lavoro deve installare sullo smartphone un'icona che indica l'attivazione della funzionalità di localizzazione. Infine, dovrà rendere noto ai dipendenti i trattamenti, spiegando finalità e modalita del trattamento, tramite una specifica informativa e a notificare al Garante il trattamento dei dati.